In bocca al lupo28 ottobre 2019
... in culo alla balena!
Italian for my girlfriend è il progetto di Rosangela e Denise una coppia italo-americana di illustratrici che vive in California e abitualmente comunica in inglese.
Quando Denise decide di imparare l’italiano trova comodo aiutarsi con dei disegni per memorizzare alcuni vocaboli. Rosangela inizia così a realizzare quotidianamente per lei una serie di piccole illustrazioni, esplicative di vocaboli e modi di dire italiani, tutte corredate dalle relative traduzioni in inglese.
Un blog su Tumblr raccoglie tutti questi simpatici disegni e le parole di Rosalba che scrive: "Mi chiamo Rosangela Ludovico. Sono italiana e la mia ragazza Denise è americana. Comunichiamo in inglese, ma lei vorrebbe imparare la mia lingua madre. Quindi la sto aiutando compilando un quaderno con illustrazioni quotidiane di parole, concetti e modi di dire italiani".
Adesso Rosalba e Denise sono sposate.
italianformygirlfriend.tumblr.com
www.cyborgize.it
hugtherobots.tumblr.com
ritabuuk.tumblr.com
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Categorie: illustrazione
Tags: blog, California, comunicare, concetti, coppia, Denise, disegni, illustratrici, imparare, in bocca al lupo, in culo alla balena, inglese, Italian for my girlfriend, italiano, italo-americana, lingua, modi di dire, parole, progetto, Rosangela Ludovico, traduzioni, Tumblr, vocaboli
I versi degli animali di Chapmangamo9 marzo 2019
Ditemi perchè se la mucca fa mu il merlo non fa me...
Solo in Italia i cani fanno "bau" e i gatti "miao" e
James Chapman, illustratore di Manchester (Regno Unito), nel suo libro
Soundimals mostra visivamente, come in un fumetto multilingue, che le parole che indicano i versi degli animali cambiano da nazione a nazione in un universo di suoni che mutano a seconda della lingua.
Oltre a scoprire i versi di topi, papere, maiali, mucche e cavalli nel mondo, il giovane illustratore ha riprodotto anche il divertente gioco onomatopeico delle parole che in differenti idiomi indicano i suoni prodotti da uno starnuto, da un bacio o da uno sbadiglio. In un altro progetto poi, ha mostrato per immagini alcuni metaforici modi di dire legati a diversi linguaggi e culture, facendo scoprire che non dappertutto "si beve come una spugna"!
L'autore ha raccontato in un'intervista: "L’ispirazione per realizzare questi disegni viene dal desiderio di far sapere alla gente la moltitudine di suoni che esiste, perchè è una cosa a cui non si pensa mai eppure è molto interessante scoprirne di nuovi. Ho iniziato, per esempio, da come vengono percepiti i versi degli animali nei vari Paesi e poi ho continuato a cercare altri tipi di suoni".
chapmangamo.tumblr.com
www.instagram.com/chapmangamo
www.etsy.com/shop/jamesshopman
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Categorie: animali · fumetti e vignette · gatti · umorismo
Tags: abbaiare, animali, bacio, cane, Chapmangamo, culture, divertente, fare le fusa, fumetto, gatto, gioco, grufolare, idiomi, illustratore, James Chapman, lingue, maiale, Manchester, metafore, miagolare, modi di dire, multilingue, nazioni, onomatopeico, parole, Regno Unito, sbadiglio, squittire, starnuto, suoni, topo, versi, vignette
Parole d’amore intraducibili14 febbraio 2017
In alcune lingue del mondo ci sono parole che indicano delle situazioni tipiche dell’innamoramento che in italiano possono essere descritte solo dalla combinazione di più parole o addirittura da frasi complesse.
Ecco dieci paole d'amore intraducibili:
Merak, serbo. Amore profondo per tutto l’universo che nasce dalla capacità di apprezzare le piccole cose.
Cwtch, gallese. Un abbraccio della persona amata che fa sentire di essere a casa e protetti.
Flechazo, spagnolo. Amore a prima vista, momento in cui si vede una persona per la prima volta e si capisce di volerla al fianco per tutta la vita.
Gezelligheid, olandese. Calore che si sente tra lo stomaco e la gola quando si pensa alla persona amata.
Manabamate, rapanui. Improvvisa mancanza di appetito causata dall'innamoramento.
Mamihlapinatapei, yamana. Sguardo di desiderio tra due persone troppo timide per fare la prima mossa.
Oodal, tamil. Finta rabbia che gli innamorati si mostrano a vicenda dopo un banale litigio.
Viraha, hindi. Rendersi conto di amare una persona soltanto poco prima di una separazione.
Retrouvailles, francese. Gioia che si prova quando si ritrova la persona amata dopo una lunga separazione.
Dor, rumeno. Avere l’impressione che il tempo che separa dal rivedere la persona amata non passi mai.
L’illustratrice britannica
Emma Block ha realizzato per la campagna
"More than just a word", del produttore di diamanti Vashi, 29 immagini che rappresentano altrettante parole intraducibili.
emmablock.co.uk
www.vashi.com/more-than-just-a-word
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Categorie: illustrazione
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Parole intraducibili dal mondo22 gennaio 2017
Curiosità tratte da WCpedia... la prima vera enciclopedia da bagno!
Esistono al mondo delle parole semplicemente intraducibili. Eccone quindici:
Layogenic, filippino. Una persona attraente solo se vista da lontano.
Baku-shan, giapponese. Una ragazza bella vista soltanto di spalle.
Torschlusspanick, tedesco. La paura di avere, invecchiando, meno opportunità.
Gufra, arabo. La quantità di acqua che è possibile contenere in una mano.
Kyoikumama, giapponese. Si dice di una madre che spinge in modo insistente il proprio figlio verso il successo accademico.
Kaapshljmurslis, lettone. La sensazione di sentirsi schiacciati tra due mezzi di trasporto.
Cafuné, brasiliano. L'azione di passare delicatamente le dita tra i capelli di un'altra persona.
Tartle, scozzese. Dimenticarsi il nome di qualcuno subito dopo essersi presentati.
Age-otori. giapponese. Vedersi peggio dopo essersi tagliati i capelli.
Palegg, norvegese. Qualsiasi cosa che si può spalmare su una fetta di pane.
Handschuhschneeballwerfer, tedesco. Si dice di una persona che usa i guanti per tirare le palle di neve.
Waldeinsamkeit, tedesco. La sensazione di trovarsi da soli in mezzo agli alberi.
Hanyauku, rukwangali (Namibia). La sensazione di camminare in punta di piedi sulla sabbia calda.
Sobremesa, spagnolo. Il momento che si rimane a parlare seduti a tavola dopo aver finito di mangiare.
Mangata, svedese. Il riflesso della luna sul mare.
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Categorie: lettura
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Proverbi, parole e parolacce veneziane e venete31 agosto 2016
Estratti dal libro "Prima de parlar, tasi" di Espedita Grandesso sottotitolato: proverbi, parole e parolacce da non dimenticare.
Xe come butar in tera un omo che caga.
(E' come buttare per terra un uomo che sta facendo la cacca.)
Frase che illustra un'azione platealmente indegna.
A mi del ti, che gò un zio prete?
(Dare a me del tu, che ho uno zio prete?)
Frase ironica volta a tenere le distanze tra sè e gli altri.
Che ciavada che ciapa i frati, se no ghe xe el paradiso!
(Che fregatura prendono i frati, se non c'è il paradiso!)
E mi cossa sogio, la merda dei vigili?
(E io cosa sono, la merda dei vigili?)
Frase risentita di chi si sente valutato meno di niente.
Brava gente, sior comandante, ma la roba manca!
(Brava gente, signor comandante, ma qualcosa manca!)
Frase scherzosa, perla di diplomazia.
L'abondansa stufa e la carestia fa fame.
(L'abbondanza stanca e la carestia affama.)
Frase che indica che l'essere umano non è mai contento.
L'aqua marsisse i pali.
(L'acqua marcisce i pali.)
Bere acqua, al posto del vino, danneggia l'organismo.
Domandighe a l'osto se'l gà bon vin.
(Chiedi all'oste se ha vino buono.)
In ostaria no vago, ma co ghe sò ghe stago.
(In ostaria non vado, ma quando ci sono ci resto.)
Se varda el Signor, se varda la Madona, se varda anca chi ghe gà un muso da mona.
(Si guarda il Signore, si guarda la Madonna, si guarda anche chi ha una faccia da pirla.)
Frase rivolta a chi si infastidisce se si accorge di essere osservato.
Fradeli in Cristo, ma no in torta.
(Fratelli in Cristo, ma non in torta.)
Frase che sottolinea l'egoismo di persone che si definiscono buoni cristiani.
I sogni xe parenti dele scorese.
(I sogni sono parenti delle scorregge.)
Ogni pan gà la so crosta.
(Ogni pane ha la sua crosta.)
Essere andà parsuto e esser tornà salame.
(Essere partito prosciutto e essere tornato salame.)
Frase che indica un insuccesso non previsto.
Gnanca el can no mena la coa par gnente.
(Neanche il cane scodinzola per niente.)
Va a cagar su le suche marine de Cioza.
(Vai a cagare sulle zucche marine di Chioggia.)
Invito a defecare su qualcosa di estremamente spinoso.
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Categorie: lettura · proverbi
Tags: abbondanza, acqua, cagare, cane, carestia, Cristo, crosta, Espedita Grandesso, frati, libro, Madonna, merda, mona, muso, oste, osteria, pali, pane, paradiso, parolacce, parole, prete, Prima de parlar tasi, prosciutto, proverbi, salame, scorregge, Signore, sogni, torta, uomo, Veneto, Venezia, vigili, vino, zio, zucche
Ruzzle2 febbraio 2013
E’ scoppiata la ruzzlemania. Pronti con il dito sullo schermo? E attenzione alla dipendenza…
L'applicazione gratuita, creata dagli svedesi della software house Mag Interactive lo scorso aprile, funziona su iOS e Android ed è una sorta di Scarabeo 2.0.
Con Ruzzle due giocatori si sfidano, ognuno con il proprio dispositivo connesso a internet alla mano, a un duello all’ultima parola.
Ogni partita è composta da tre manches di due minuti ciascuna. Lo scopo è quello di totalizzare il maggior numero di punti componendo quante più parole possibili di senso compiuto utilizzando sedici lettere disposte su una griglia di quattro colonne e quattro righe.
Le lettere che compongono le parole devono essere collegate tra loro nella griglia (in orizzontale, verticale o diagonale) e una stessa lettera non può essere utilizzata più di una volta nella stessa parola.
Le uniche parole non ammesse sono i nomi propri e quelli di città.
Il punteggio delle parole è dato dai punti assegnati alle lettere usate e dai bonus utilizzati (la sigla DL indica doppio valore della lettera, TL triplo valore della lettera, DW doppio valore della parola e TW triplo valore della parola).
Vince chi ottiene il punteggio più alto dato dalla somma dei parziali delle tre manches.
Si possono sfidare gli amici di Facebook ma anche avversari casuali proposti da Ruzzle.
I turni di gioco possono essere disputati in contemporanea o in differita di ore o giorni.
Ognuno svilupperà la propria strategia di gioco tenendo presente che anche le parole corte e cortissime fanno punteggio, i verbi coniugati sono accettati così come i diminutivi e gli accrescitivi e che la stessa parola può essere ripetuta al femminile, maschile, singolare e plurale. Anche fare scivolare il dito sulla tastiera un po’ a casaccio in attesa dell’illuminazione talvolta può dare i suoi frutti. Perché Bisogna dire che Ruzzle non è forse un fine linguista ma il divertimento è assicurato.
Ovviamente si possono già trovare in rete software che analizzano la griglia suggerendo le combinazioni che danno il maggior numero di punti ma inutile dirlo: allora che gusto c’è?
Si può giocare nelle seguenti lingue: italiano, spagnolo, inglese, danese, norvegese, francese, tedesco, olandese, svedese e portoghese. Il sito ufficiale riporta le classifiche globali divise per lingua.
Al momento attuale pare che i di giocatori di Ruzzle nel mondo siano più di venticinquemilioni.
Allora… Roma spara, Milano risponde…
www.ruzzle-game.com
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Categorie: giochi
Tags: bonus, classifiche, combinazioni, dipendenza, dito, giocatori, griglia, lettere, lingue, Mag Interactive, manches, parole, punteggio, punti, Ruzzle, ruzzlemania, Scarabeo, schermo, Svezia, tempo