foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Ricetta: crostata con confettura di anguria bianca
8 marzo 2020

Ci voleva una quarantena per farmi preparare una crostata...


Crostata con confettura di anguria bianca

300 gr. di farina 0
100 gr. di zucchero
100 gr. di burro
3 tuorli
1 cucchiaio di marsala
1 limone biologico
sale
250 gr. di confettura di anguria bianca


In un mixer a lame versare la farina e unire il burro freddo tagliato a pezzetti poi azionare le lame a intermittenza sino a ottenere un composto sabbioso.
In una ciotola mescolare i tuorli leggermente sbattuti con lo zucchero, il marsala, la buccia grattugiata di mezzo limone e un pizzico di sale, poi versare il tutto nel mixer.
Azionare nuovamente le lame a bassa velocità sino a quando l'impasto è amalgamato, trasferirlo quindi su una spianatoia e compattarlo velocemente con le mani per ottenere un panetto liscio ed omogeneo.
Avvolgere la frolla nella pellicola e lasciarla riposare in frigorifero per almeno mezz'ora (preferibilmente qualche ora).
Trascorso questo tempo prendere 2/3 dell'impasto, infarinarlo leggermente e stenderlo con un matterello tra due fogli di carta forno in modo da ottenere uno spessore uniforme. Tagliare la pasta in misura di una teglia rotonda di media dimensione poi bucherellarla con i rebbi di una forchetta e ricoprirla con la confettura lasciando libero un bordo di circa un dito.
Stendere l'impasto rimanente di uno spessore più sottile rispetto al disco di base e ritagliare delle forme per decorare la crostata. In attesa che il forno raggiunga la temperatura impostata tenere la torta in frigorifero.
Cuocere in forno a 170° circa per 30/40 minuti sino alla doratura desiderata. Servire la crostata quando completamente fredda.

La classica decorazione con sottili strisce di pasta sovrapposte a formare delle losanghe ha anche la funzione di proteggere la confettura dal calore del forno, la regolarità dell'intreccio aiuta la giusta cottura della crostata.



Confettura di anguria bianca di Voghera Cooperativa Agricola Sociale Madre Terra
www.cooperativasocialemadreterra.it

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Polenta fritta
19 maggio 2019

Io odio friggere, non lo faccio praticamente mai, ma per la polenta faccio un'eccezione...

Polenta gialla fritta

800 gr. di polenta gialla fredda (fatta con circa 200/250 gr. di farina)
olio di arachidi (o di oliva)
sale


Partire da una polenta gialla fredda e ben soda, realizzata con farina di mais bramata, e ottenere 16 fettine alte circa un centimetro.
Mettere sul fuoco una larga padella di ferro con abbondante olio e quando è arrivato alla giusta temperatura, 180° circa (immergendo uno stuzzicadenti si formano subito tutt'intorno tante piccole bollicine), procedere con la frittura immergendo le fette di polenta in un solo strato in modo che non si tocchino.
Fare friggere una decina di minuti, o fino alla doratura desiderata, girando le fette a metà cottura. Una volta pronte scolarle molto bene con una schiumarola e appoggiarle ad asciugare su carta assorbente da cucina.
Servire la polenta fritta ben calda spolverata di sale con formaggi freschi, salumi, uova in camicia, verdure, filetti d'acciuga ma soprattutto: da sola!

Tenere presente che con fette tagliate più spesse si ottiene una consistenza più morbida al centro e con fette più sottile un effetto super croccante.
Se non si usa della polenta avanzata ma la si prepara apposta per friggerla è consigliabile farla piuttosto consistente e versarla in un contenitore che permetta di ottenere un panetto per fette perfette.


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Ricetta: tofu saltato con funghi shiitake e piselli
5 febbraio 2014

Non sono un'amante del tofu ma alcuni giorni fa un inspiegabile attacco di salutismo mi ha fatto mettere nel carrello tofu e hamburger di soia...

Tofu saltato con funghi shiitake e piselli

350/400 gr. di tofu
1 porro grande
40 gr. di funghi cinesi secchi (shiitake)
300/350 gr. di piselli lessati
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino di zenzero in polvere
salsa di soia
olio di sesamo (o di arachidi)
pepe bianco


Tagliare il panetto di tofu a fette non troppo sottili poi a quadretti grandi come un boccone. In un wok scaldare l'olio e saltare il tofu sino a renderlo dorato e con una leggera crosticina croccante, quindi toglierlo con un mestolo forato e tenerlo da parte.
Aggiungere, se necessario, altro olio nel wok e cuocere a fuoco abbastanza vivace il porro tagliato a rondelle sottili (sia la parte bianca che quella verde più tenera). Unire l'aglio schiacciato con uno spremiaglio, lo zenzero e i fughi precedentemente ammollati in acqua tiepida e strizzati (calcolare minimo 30 minuti di ammollo).
Dopo alcuni minuti aggiungere la salsa di soia, i piselli e il tofu tenuto da parte. Saltare brevemente le verdure e il tofu, avendo cura non romperlo, aggiungendo eventualmente poca acqua dell'ammollo dei funghi.
Completare con una generosa macinata di pepe bianco, non salare ma regolare la sapidità con la salsa di soia.

Accompagnato da del riso al vapore (70 gr. circa a persona) diventa un ricco piatto unico che può essere servito anche a vegetariani e vegani.

Il tofu è un alimento ricavato dalla cagliatura del succo di soia. La sua fabbricazione è simile a quella del formaggio: la soia ammollata e frantumata è fatta bollire insieme al caglio sino a quando si ottiene un coagulo morbido che viene filtrato e successivamente pressato in blocchi, generalmente in forma di parallelepipedo. L’utilizzo di diversi tipi di cagli, piccole variazioni nei metodi di produzione e nelle tecniche di cottura determinano sapori e consistenze differenti. Il tofu è un prodotto diffuso in quasi tutto l'estremo oriente (Cina, Giappone, Corea, Vietnam, Thailandia, Cambogia) che con certezza era conosciuto, prodotto e consumato in Cina già nel II secolo d.C. ma diverse sono le teorie sulla sua origine. Dato il suo alto apporto proteico è da sempre considerato un alimento ideale per una dieta vegetariana. Nell’isola giapponese di Okinawa, che vanta una popolazione di ultracentenari, il tofu si mangia tutti i giorni ed è considerato un elisir di giovinezza.

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