foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Ricetta: passato di verdura con cinque cereali
31 gennaio 2015

Sostanzialmente il passato di verdura della nonna... più comfort food di così...

Passato di verdura con cinque cereali

500 gr. di verdura a foglia verde (spinaci, erbette, indivia scarola, indivia riccia e verza)
140/160 gr. di mix 5 cereali (grano, farro, orzo, riso e avena)
4 patate piccole
100 gr. di misto per soffritto surgelato
1 l. d'acqua
1 dado vegetale
olio extravergine d'oliva
sale e pepe


Pelare le patate e tagliarle a pezzi poi lavare e tagliare a strisce tutte le verdure. Mettere il tutto nella pentola a pressione insieme a poco olio e il misto per soffritto, insaporire velocemente a pentola aperta, quindi aggiungere l'acqua e il dado.
Chiudere la pentola a pressione e cuocere per 15/20 minuti dal fischio, terminata la cottura frullare il passato direttamente nella pentola con un frullatore a immersione (la consistenza a questo punto deve essere piuttosto brodosa per permettere la cottura dei cereali). Unire il mix di cereali e fare cuocere, a pentola aperta, quanto indicato sulla confezione mescolando abbastanza spesso. Salare e pepare.
Servire il passato ben caldo con un filo d'olio a crudo e mettendo a disposizione del parmigiano grattugiato.

La scelta della verdura a foglia verde è estremamente variabile e il mix di cereali può essere sostituito da un più classico riso per minestre.

www.pedon.it

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Ricetta: minestra di ceci, zucca e patate dolci
26 novembre 2014

Minestra di ceci, zucca e patate dolci

600/700 gr. di zucca napoletana già pulita
240 gr. di ceci lessati
2 patate dolci a pasta arancione
2 patate
140 gr. di pasta mista (o tubetti rigati)
mezza cipolla
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
1 dado vegetale
rosmarino
olio extravergine d’oliva
sale


Affettare la cipolla e tagliare a dadini la zucca, le patate dolci e le patate. Mettere tutte le verdure nella pentola a pressione e farle rosolare brevemente con poco olio. Aggiungere il dado, il concentrato di pomodoro e coprire a filo le verdure con l'acqua (anche qualcosa meno perchè la zucca napoletana è molto acquosa). Chiudere la pentola a pressione e fare cuocere 15/20 minuti circa a partire dal fischio (con una pentola tradizionale calcolare un tempo almeno doppio).
Terminata la cottura a pressione aggiungere i ceci lessati e la pasta mista e fare cuocere il tempo necessario alla cottura della pasta. Verificare consistenza e sapidità della minestra aggiungendo, se necessario, acqua e sale.
Servire la minestra molto densa con parmigiano grattugiato e pepe.

Se non si hanno a disposizione patate dolci aumentare la dose di patate e sostituire la zucca napoletana con la zucca mantovana (più compatta e zuccherina), il risultato sarà abbastanza simile.

Patata dolce: conosciuta anche come patata americana o batata (Ipomoea batatas L.) è una specie appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae e non delle Solanaceae come le patate comuni. Il colore della buccia del rizotubero varia dal bianco al marrone e dal rosso al viola. La polpa può essere bianca, gialla, arancione o viola.

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Ricetta: zuppa di zucca e borlotti
3 novembre 2014

Zuccamania... è novembre e mi è partito il trip...

Zuppa di zucca e borlotti

450/500 gr. di zucca mantovana già pulita
240 gr. di fagioli borlotti lessati
4 patate piccole a pasta bianca
200 gr. di trevisana
1 cipolla
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 dado vegetale
olio extravergine d’oliva
sale


Fare appassire in una pentola a pressione la cipolla affettata nell’olio poi unire la zucca e le patate tagliate a dadini e in ultimo la trevisana a striscioline. Aggiungere il dado, il concentrato di pomodoro e coprire a filo le verdure con l'acqua. Chiudere la pentola a pressione e fare cuocere 15/20 minuti circa a partire dal fischio (con una pentola tradizionale calcolare un tempo almeno il doppio).
Terminata la cottura a pressione aggiungere i fagioli lessati e fare scaldare bene il tutto. Verificare consistenza e sapidità della zuppa aggiungendo, se necessario, acqua e sale.
Servire con crostini di pane, parmigiano grattugiato e pepe.

La trevisana può essere sostituita con una pari quantità di cavolo nero o verza per ottenere piacevoli variazioni con note più o meno amarognole.

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Ricetta: risotto con barbabietola e feta
1 aprile 2014

Risottino dalle tonalità decisamente splatter... da gustare davanti a un film horror...

Risotto con barbabietola e feta

400 gr. di riso superfino o parboiled per risotti
2 barbabietole al forno (400/500 gr. circa)
180 gr. di feta greca
1 cipollotto
1 dado vegetale (o poco meno)
mezzo bicchiere scarso di vino (bianco o rosso)
olio extravergine d'oliva


Eliminare la buccia esterna bruciata delle barbabietole e tritarle finemente. Tagliare la feta a tocchetti.
Soffriggere nella pentola a pressione il cipollotto affettato sottilmente con l'olio poi unire il dado sbriciolato e il riso a tostare. Sfumare con il vino, aggiungere acqua calda sino a superare di un dito abbondante il livello del riso quindi chiudere la pentola a pressione, cuocere per cinque minuti dal fischio poi spegnere il fuoco e aspettare due minuti prima di fare sfiatare la valvola.
Aggiungere al riso la barbabietola e la feta, continuare la cottura ancora per qualche minuto sino a quando il formaggio è completamente sciolto e amalgamato e il riso della cottura desiderata. Solo se necessario aggiungere altra acqua calda. Servire il risotto in tavola mettendo a disposizione parmigiano grattugiato e pepe nero.

E' importante usare la barbabietola al forno e non quella lessata per avere una nota affumicata e non sostituire la feta greca con altro fomaggio perchè la feta ha la sapidità e l'acidità giusta per contrastare il sapore dolce della barbabietola.

Da riproporre per una cena di Halloween...

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Ricetta: arrosto alle albicocche
21 febbraio 2014

Arrosto alle albicocche

1 kg. di lonza di maiale (o noce di vitello)
10/15 albicocche secche
2 spicchi d'aglio
1 bicchiere di marsala secco
1 dado vegetale
1 noce di burro
olio extravergine d'oliva
rosmarino
sale e pepe


Con un coltello lungo e affilato praticare un taglio nella carne in modo da formare un'ampia tasca. Ammollare le albicocche secche nel marsala (se sono molto morbide può non essere necessario).
Riempire la tasca con le albicocche poi chiudere l'arrosto con dello spago da cucina per evitare la fuoriuscita del ripieno durante la cottura.
Rosolare bene da tutti i lati la carne nella pentola a pressione con il burro, l'olio e l'aglio poi aggiungere il marsala, il dado e il rosmarino. Chiudere la pentola a pressione e cuocere per 15/20 minuti circa dal fischio.
Una volta cotto tagliare l'arrosto a fette e disporle in una teglia insieme al fondo di cottura dal quale è stato eliminato l'aglio. Salare e pepare.
Passare la teglia in forno sino a quando il sugo è ristretto e le fette hanno assunto un bel colore caramello.

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Ricetta: zuppa di cicerchie
11 febbraio 2014

Zuppa di cicerchie

350 gr. di cicerchie secche
2 patate grosse a pasta bianca
100 gr. di misto per soffritto surgelato
200 gr. di passata di pomodoro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 dado vegetale
olio extravergine d'oliva
peperoncino
sale


Mettere a bagno le cicerchie in acqua tiepida per almeno dodici ore, avendo cura di cambiare l’acqua due o tre volte. Prima di cucinarle risciacquarle bene in acqua corrente eliminando eventuali pellicine coriacee.
Pelare e tagliare a piccoli cubetti le patate. Soffriggere leggermente in una pentola a pressione il misto per soffritto nell'olio poi unire le cicerchie, le patate, il dado e un pizzico di peperoncino. Versare sulle verdure la passata di pomodoro e acqua sino a comprirle di due dita circa poi aggiungere il concentrato di pomodoro. Chiudere la pentola a pressione e fare cuocere 20/30 minuti circa a partire dal fischio (con una pentola tradizionale più del doppio). E' consigliabile controllare sempre eventuali tempi di cottura indicati sulla confezione dei legumi che possono essere estremamente variabili.
Terminata la cottura verificare la consistenza e la sapidità della zuppa, se necessario aggiungere acqua e sale.

Servire con crostini aromatizzati alle erbe (origano, erba cipollina o rosmarino). Portare a tavola del parmigiano grattugiato.

La cicerchia (Lathyrus sativus), proveniente dal Medio Oriente, è una leguminosa appartenente alla famiglia delle Fabaceae presente in Asia, Africa orientale e limitatamente anche in Europa. In Italia è coltivata solamente in alcune zone dell'Italia centrale in quantità ridotte. Pianta erbacea a ciclo annuale, molto simile a quella dei ceci, non ha bisogno di cure particolari e cresce anche in condizioni difficili con carenza di acqua. Conta una ventina di specie che producono semi diversi per forma e dimensioni. Quella coltivata in Toscana, Abruzzo e Marche produce baccelli che contengono semi piccoli, schiacciati e spigolosi poco più grandi dei piselli. La cicerchia contiene, in quantità variabile, una neurotossina per questo il legume secco prima della cottura va sottoposto a un ammollo di dodici ore con almeno due o tre ricambi d’acqua. Legume ormai quasi dimenticato è oggi considerato un prodotto di nicchia.

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Ricetta: arrosto al caffè
5 maggio 2013

Arrosto al caffè

1 kg. di fesa di tacchino (o noce di vitello)
2 tazzine di caffè
1 dado vegetale
1 grosso spicchio d'aglio
1 peperoncino
1 foglia di alloro
erba cipollina
rosmarino
timo
maggiorana
olio extravergine d'oliva
burro


Preparare con la moka due tazzine colme di caffè forte. Rosolare bene nella pentola a pressione la carne con l'olio, il burro, l'aglio e il peperoncino sbriciolato. Aggiungere il dado, la foglia d'alloro, le erbe tritate e il caffè.
Chiudere la pentola a pressione e cuocere per venti minuti circa dal fischio. Una volta cotto tagliare l'arrosto a fette piuttosto sottili. Disporre le fette in una teglia da forno insieme al fondo di cottura al caffè, eliminando l'aglio e l'alloro. Scaldare in forno sino a quando il sugo è ben ristretto. Salare se necessario.

Ottimo anche freddo (la nota di caffè sarà più evidente).

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Ricetta: risotto agli asparagi con zafferano
23 aprile 2013

Risottino primaverile. Ripeto la precisazione allontana puristi: pentola a pressione, riso parboiled e dado.

Risotto agli asparagi con zafferano

400 gr. di riso parboiled per risotti o superfino
1 mazzo di asparagi verdi o asparagina (500 gr. circa)
1 scalogno
1 bustina di zafferano
1 dado di pollo
mezzo bicchiere di vino bianco
3/4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 noce di burro
olio extravergine d'oliva
maggiorana
prezzemolo
sale e pepe bianco


Mondare gli asparagi nel seguente modo: afferrare ogni asparago con una mano alla base e con l'altra circa a metà quindi piegarlo sino a quando si spezza. Lavare le parti con la punta che saranno tutte utilizzabili e cuocerle a vapore nella pentola a pressione per 2/3 minuti, tenendo da parte l'acqua di cottura.
Soffriggere nella pentola a pressione lo scalogno affettato sottilmente con olio poi aggiungere il riso e il dado. Quando il riso è ben tostato sfumare con il vino bianco, quindi aggiungere gli asparagi tagliati a rondelline, la maggiorana, l'acqua di cottura degli asparagi e eventualmente altra acqua in modo da superare con la parte liquida il livello del riso di un dito.
Chiudere la pentola a pressione e dal fischio cuocere per cinque minuti abbassando la fiamma poi spegnere il fuoco e aspettare ancora due o tre minuti prima di fare sfiatare la valvola.
Aprire la pentola, aggiungere lo zafferano e il prezzemolo e mantecare bene con il burro e il parmigiano. Se necessario salare e aggiustare la consistenza del riso aggiungendo o meno altra acqua calda e completando la cottura a pentola scoperta. Pepare e servire il riso all’onda.

Le parte di scarto della pulitura degli asparagi può in parte essere utilizzata avendo l'accortezza di eliminare la parte più fibrosa esterna con un pelapatate (nello stesso risotto o in un'altra ricetta).


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Ricetta: risotto all’acciuga
5 febbraio 2013

Lo dico subito: pentola a pressione, riso parboiled e dado. Per me così è... punto e basta!

Risotto all'acciuga

400 gr. di riso parboiled per risotti o superfino
200 gr. di passata di pomodoro
8 filetti d'acciuga sott'olio
1 scalogno
1 spicchio d'aglio
1 dado vegetale (o poco meno)
mezzo bicchiere di vino bianco
2/3 cucchiaini di concentrato di pomodoro
peperoncino
prezzemolo
olio extravergine d'oliva


Soffriggere nella pentola a pressione lo scalogno tritato in poco olio poi aggiungere le acciughe e lo spicchio d'aglio spremuto. Quando i filetti sono sciolti unire il dado sbriciolato, una punta di peperoncino e il riso a tostare. Mescolare bene quindi sfumare con il vino bianco, aggiungere la passata di pomodoro, il concentrato, un po' di prezzemolo e acqua calda sino a superare di un dito abbondante il livello del riso.
Chiudere la pentola a pressione, quando fischia abbassare la fiamma e cuocere per cinque minuti, quindi spegnere il fuoco e aspettare ancora tre minuti prima di fare sfiatare la valvola.
Aprire la pentola e mescolare bene il riso aggiungendo altro prezzemolo ed eventualmente ancora un goccio d'olio. Se necessario aggiustare la consistenza del riso facendolo cuocere ancora a pentola scoperta aggiungendo o meno altra acqua calda. Il riso deve essere all'onda e non troppo asciutto.

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Ricetta: vellutata di piselli
7 febbraio 2012

Quella che Ste chiama la zuppa di coccodrillo...

Vellutata di piselli

3 lattine di piselli
1 litro di latte intero
1 scalogno grande
1 cucchiaino da caffè di curry
1 dado vegetale
olio extravergine d'oliva
sale


Soffriggere velocemente lo scalogno affettato in poco olio quindi aggiungere il curry e i piselli scolati dal liquido di conservazione. Lasciare insaporire per alcuni minuti poi versare il latte e aggiungere il dado sbriciolato. Portare a bollore e frullare fuori dal fuoco con un frullatore a immersione. Rimettere la vellutata sul fuoco sino a quando avrà raggiunto la consistenza desiderata, se necessario aggiungere un pizzico di sale.
Servire la vellutata ben calda mettendo a disposizione dei commensali del grana grattugiato.

La quantità di curry può essere variata a piacere: meno di un cucchiaino per stemperare appena il sapore dolce dei piselli, due o più cucchiaini per una vellutata decisamente speziata.


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