Pizzette di Halloween31 ottobre 2020
Trick or Treat!
Pizzette di Halloween con ragnetti e fantasmini
640 gr. di pasta per la pizza
passata di pomodoro
10/12 olive nere denocciolate
2 fette di formaggio filante (tipo gouda)
8 grani di pepe nero
olio extravergine d’oliva
sale
Dividere l’impasto della pizza in otto parti, formare delle palline poi appoggiarle su un piano di legno cosparso di farina e lasciarle riposare coperte per circa mezz’ora.
Appiattire con le mani le palline di pasta formando dei dischi rotondi con dei bordi leggermente più spessi e adagiarli in una teglia ben oliata a lievitare ancora un’ora circa nel forno spento.
Condire ogni pizzetta con la passata di pomodoro e il sale, quindi infornare a 220° gradi per circa 15 minuti.
Preparare le decorazioni delle pizzette tagliando quattro fantasmini dalle due fette di formaggio e i pezzi che compongono i ragnetti dalle olive (due olive tagliate per il lungo per i corpi, quattro sommità per le teste e striscioline ricavate da mezze olive per le zampe).
Sfornare le pizzette leggermente dorate e lasciarle intiepidire. Decorarne quattro con i fantasmini di formaggio e i grani di pepe al posto degli occhi e quattro con i pezzi di oliva posizionati a formare quattro ragnetti con le loro otto zampette.
Infornare nuovamente per alcuni minuti sino a quando il formaggio è leggermente sciolto ma ancora bene in forma.
Servire le pizzette tiepide o fredde.
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Tags: corpo, dischi, fantasmini, formaggio filante, forno, gouda, Halloween, impasto, lievitare, olio, olive nere, palline, passata, pasta per la pizza, pepe nero, pizzette, pomodoro, ragnetti, ricetta, sale, tagliare, teglia, testa, zampe
Pastrami sandwich1 febbraio 2020
Per fare felice l'Adam Richman che è in noi aumentare a piacere la quantità di pastrami...
Pastrami sandwich con insalatina sott'aceto
8 fette di pane ai quattro cereali (Daily Bread)
400 gr. di pastrami
insalatina sott'aceto (filetti di sedano rapa, carote e peperoni)
senape delicata
maionese
Fare sgocciolare bene dodici cucchiaini di insalatina sott'aceto dopo averla sciacquata brevemente in acqua corrente. Spalmare quattro fette di pane ai quattro cereali con la maionese e quattro con la senape senza abbondare.
Comporre il sandwich appoggiando sulla fetta spalmata con la maionese tre fette di pastrami, tre cucchiaini di insalatina sott'aceto, poi ancora tre fette di pastrami, quindi chiudere con la fetta di pane spalmata con la senape.
Tostare leggermente d'ambo i lati il sandwich su una piastra di ghisa rovente senza far scaldare troppo l'imbottitura.
Tagliare il pastrami sandwich a metà e servire immediatamente.
Il pastrami è una specialità gastronomica rumena a base di carne molto popolare anche negli Stati Uniti d'America. La carne cruda (solitamente di manzo ma talvolta anche di maiale o montone) viene messa in salamoia e successivamente essiccata, condita e speziata (con aglio, coriandolo, pepe nero, paprica e chiodi di garofano), quindi affumicata e infine cotta a vapore. Questa preparazione era originariamente utilizzata come metodo di conservazione. Il pastrami è normalmente servito tagliato a fette sottili e accompagnato da salse e insalata di cavolo.
Il pastrami on rye (pastrami di segale) famoso street food delle gastronomie kosher di New York è un sandwich composto semplicemente da abbondante pastrami tagliato sottile tra due fette di pane di segale spalmate di senape e solitamente accompagnato da un cetriolo sott'aceto. Fu creato nel 1888 da Sussman Volk che lo servì nella sua salumeria di Delancey Street. Esistono poi diverse varianti tra cui il Rachel sandwich panino alla griglia fatto con pane di segale e farcito con pastrami, formaggio svizzero, insalata di cavolo e dressing russo ossia la versione femminile del famosissimo Reuben sandwich che prevede pane di segale, corned beef (manzo salato in scatola), formaggio svizzero, crauti e dressing russo.
Pane 4 cereali Daily Bread: pane ai quattro cereali frumento, segale, orzo e avena con semi di lino e girasole.
www.ceaitalia.com
www.delicatesse.it/pastrami
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Tags: affumicatura, aglio, avena, carne, carote, cetriolo sott’aceto, chiodi di garofano, conservazione, coriandolo, cottura a vapore, Daily Bread, Delancey Street, fette, filetti, frumento, gastronomia, insalata di cavolo, insalatina sott’aceto, kosher, maiale, maionese, manzo, montone, orzo, pane ai quattro cereali, pane di segale, panino, paprica, pastrami, pastrami on rye, pepe nero, peperoni, Rachel sandwich, Reuben sandwich, ricetta, Romania, salamoia, salse, salumeria, sandwich, sedano rapa, segale, semi di girasole, semi di lino, senape delicata, spezie, Stati Uniti, street food, Sussman Volk
Frittata di ziti con pecorino e pepe nero22 agosto 2019
Zitti, zitti...
Frittata di ziti con pecorino e pepe nero
100 gr. di ziti
30 gr. di pecorino (o ricotta salata)
4 uova
olio extravergine d'oliva
pepe nero
sale
Togliere le uova dal frigorifero e ridurre il pecorino a scaglie sottili.
Lessare gli ziti interi in abbondante acqua salata quindi scolarli piuttosto al dente e stenderli su un canovaccio ad asciugare.
In una ciotola sbattere le uova con una forchetta insieme al sale e abbondante pepe nero poi aggiungere le scaglie di pecorino.
Ungere un girafrittata di circa 22 centimetri poi posizionare gli ziti a spirale in un'unico strato iniziando dal bordo sino ad arrivare al centro della padella. Versare il composto di uova sugli ziti.
Cuocere a fuoco non troppo vivace il lato a contatto con la padella sino a quando è colorito al punto giusto, quindi girare la frittata e cuocere l’altro lato.
Servire la frittata di ziti calda o fredda.
A piacere aggiungere un'erba aromatica come maggiorana, timo, erba cipollina o aglio orsino. Con gli stessi ingredienti e mettendo gli ziti in uno stampo che li contenga distesi si può preparare uno sformato di frittata da cuocere in forno.
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Tags: frittata, girafrittata, olio, pasta, pecorino, pepe nero, ricetta, sale, uova, ziti
Sigari di pasta fillo con caprino e pepe18 aprile 2017
Ancora pasta fillo...
Sigari di pasta fillo con caprino e pepe
4 fogli di pasta fillo rettangolari (130 gr. circa)
2 caprini freschi di latte di capra (160 gr.)
olio extravergine d'oliva
pepe nero (o mix creola)
sale
Ricavare da ogni foglio di pasta fillo tre strisce di circa 15x35 cm. In una ciotola lavorare il caprino con abbondante pepe macinato fresco e un pizzico di sale.
Appoggiare su un assetto una striscia di pasta fillo, spennellarla con poco olio poi mettere un cucchiaino di farcia al caprino su una estremità del lato corto, piegare verso l'interno i bordi per il lungo, quindi arrotolare strettamente il sigaro attorno al ripieno. Spennellare d'olio anche esternamente. Procedere così per tutte e dodici le strisce.
Infornare su una placca a 180° per 13 minuti circa sino a quando i sigari hanno assunto un colore dorato.
Servire caldi o freddi.
Consiglio: lavorare velocemente le sfoglie, lasciandole il meno possibile fuori dalla confezione e dal frigorifero ma evitando di inumidirle.
La pasta fillo (o phyllo), dal greco φύλλο "foglia", è composta da farina e acqua senza lievito ed è tirata in sfoglie sottilissime. Tradizionalmente impiegata nella cucina medio orientale e della penisola balcanica, versatile e scenografica trova svariato impiego anche nella cucina italiana. E' una pasta molto delicata che si asciuga velocemente e una volta cotta è estremamente leggera e croccante. Di gusto neutro si presta per preparazioni sia dolci che salate.
www.exquisa.it
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Tags: Balcani, caprini, fogli, foglia, forno, latte di capra, Medio Oriente, mix creola, olio, pasta fillo, pasta phyllo, pepe nero, ricetta, sale, sigari, strisce
Tagliatelle al cacao Pipipi28 gennaio 2017
Tagliatelle al cacao Pipipi (con panna, pinoli e peperoncino)
340 gr. di tagliatelle al cacao
160/180 ml. di panna fresca
50 gr. di pinoli
mezzo peperoncino fresco
olio extravergine d’oliva
mix creola (pepe bianco, pepe nero, pepe verde, pimento, schinus)
sale
Tostare in un padellino i pinoli e tenerli da parte.
Tritare grossolanamente mezzo peperoncino rosso fresco non troppo piccante e rosolarlo brevemente in un saltapasta con l'olio poi aggiungere la panna e un pizzico di sale.
Lessare le tagliatelle in abbondante acqua salata e scolarle al dente poi versarle nel saltapasta tenendole ben umide (le tagliatelle tendono ad assorbire molto i condimenti).
Mantecare aggiungendo i pinoli e una macinata di mix creola.
Servire in tavola.
www.pastificiodiamante.it
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Tags: cacao, mix creola, olio, panna, pasta, pepe bianco, pepe nero, pepe verde, peperoncino, pimento, pinoli, Pipipi, ricetta, sale, schinus, tagliatelle
Riso e fagioli neri alla giamaicana9 novembre 2016
Riso e fagioli neri alla giamaicana
160 gr. di fagioli neri secchi (circa 360 gr. lessati)
300/320 gr. di riso a chicchi lunghi
400 ml. di latte di cocco non zuccherato (1 lattina)
300 ml. di brodo vegetale (o acqua)
1 cipolla bianca
1 spicchio d'aglio
timo
mix creola (pepe bianco, pepe nero, pepe verde, pimento, schinus)
coriandolo in polvere
peperoncino secco
olio di arachidi
sale
Mettere a bagno i fagioli neri per dodici ore circa, poi risciacquarli bene e farli lessare nella pentola a pressione, con abbondante acqua, per 15/20 minuti (o quanto indicato sulla confezione).
Tritare grossolanamente la cipolla, soffrigerla dolcemente in una grande padella per paella con l'olio di arachidi poi aggiungere l'aglio spremuto, una presa di coriandolo in polvere, un pizzico di peperoncino e i fagioli lessati. Salare e lasciare insaporire per qualche minuto.
Sciacquare il riso sotto l'acqua corrente poi versarlo nella padella insieme al latte di cocco, il brodo, il timo e una generosa macinata di mix creola.
Mescolare velocemente, poi lasciare cuocere a fuoco basso e con il coperchio senza più rimestare per una decina di minuti circa (qualche minuto meno del tempo di cottura indicato sulla confezione del riso). Terminare la cottura senza coperchio finchè tutti i liquidi sono assorbiti e il riso presenta una leggera crosticina sul fondo e i bordi della padella.
Servire con una grigliata di carne o pesce marinata a piacere.
Sono molte le ricette a base di riso e fagioli delle cucine tradizionali dei Paesi dei Caraibi e del Sud America, si tratta di piatti che accompagnano e completano portate di carne o pesce. Il "coconut rice and peas" giamaicano è caratterizzato dalla presenza di latte di cocco.
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Tags: aglio, brodo vegetale, Caraibi, cipolla bianca, coconut rice and peas, coriandolo, fagioli neri, Giamaica, latte di cocco, mix creola, olio di arachidi, padella per paella, pentola a pressione, pepe bianco, pepe nero, pepe verde, peperoncino, pimento, ricetta, riso a chicchi lunghi, sale, schinus, Sud America, timo
Mezze maniche cipolle e pinoli al marsala13 marzo 2013
Esperimento culinario già ribattezzato: mezze maniche alla fumata bianca!
Mezze maniche cipolle e pinoli al marsala
400 gr. di mezze maniche rigate
4 cipolle rosse
30 gr. di pinoli
1 bicchierino di marsala
2/3 cucchiai di pecorino grattugiato
pepe nero pestato
prezzemolo
olio extravergine d'oliva
sale
Affettare le cipolle e farle stufare dolcemente con l'olio e poco sale, devono ammorbidirsi senza soffriggere (solo se veramente necessario aggiungere un goccio d'acqua). Tostare i pinoli in un pentolino senza condimento. Quando le cipolle sono ben cotte ma non disfate aggiungere il marsala, poi i pinoli tostati e il pepe pestato (o tritato grossolanamente).
Lessare le mezze maniche in abbondante acqua salata, scolarle al dente e versarle nel sugo di cipolle. Aggiungere abbondante prezzemolo e mantecare bene con il pecorino, aggiungendo poca acqua di cottura della pasta. Impiattare e portare in tavola assieme ad altro pecorino o parmigiano grattugiato.
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Tags: cipolle rosse, fumata bianca, marsala, mezze maniche, olio, papà, pasta, pecorino, pepe nero, pinoli, prezzemolo, ricetta, sale
Linguine agrumate con gamberetti30 agosto 2012
Ecco la ricetta per quelle belle e buone linguine arancioni aromatizzate all'arancia comprate a Venezia...
Linguine agrumate con gamberetti
400 gr. di linguine all'arancia
300 gr. di gamberetti surgelati
1 grosso porro
mezzo bicchierino di brandy
prezzemolo
olio extravergine d'oliva
mix creola (pepe nero, bianco, verde e rosa)
sale
Affettare sottilmente la parte bianca del porro e soffriggerla leggermente in un'ampia padella con l'olio. Aggiungere i gamberetti ancora congelati, dopo averli velocemente sciacquati sotto il getto dell'acqua fredda, quando i porri sono teneri e l'acqua dei gamberetti assorbita sfumare con il brandy e salare.
Lessare le linguine in abbondante acqua salata e scolarle al dente. Versare la pasta nella padella con i gamberetti e mantecarle bene aggiungendo, se necessario, un po' d'acqua di cottura della pasta. Unire in ultimo il prezzemolo e una generosa macinata di mix creola.
Se non si hanno a disposizione delle linguine aromatizzate all'arancia, utilizzare delle normali linguine e aggiungere la scorza grattugiata di un'arancia bio al sugo di gamberetti insieme al brandy.
Linguine all'arancia, C'era una volta... LA PASTA, del Pastificio Mazzi Oreste & figli.
www.pastificiomazzi.com
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