5 settembre 2020
La polenta nera nera dei contadini valtellinesi, spiccato sapore di grano saraceno e un sentore di affumicato...
Polenta in frigole
800 gr. di farina di grano saraceno macinata grossa
1,6 l. d'acqua
1 cucchiaio di sale grosso
Bollire in un paiolo di rame l'acqua con il sale. Versare velocemente a pioggia la farina senza rimestare poi incidere una croce nel composto ottenuto sino a raggiungere il fondo del paiolo.
Mettere un coperchio sul paiolo lasciando uno spiraglio e lasciare cuocere a fuoco basso senza mescolare per una ventina di minuti, successivamente iniziare a muovere la polenta da sotto in su con un bastone di legno sino a vedere sparire eventuali zone asciutte di farina.
Fare nuovamente una croce nella polenta e proseguire la cottura per altri altri 20 minuti circa, con il coperchio appoggiato come prima sul paiolo e alzando leggermente la fiamma.
Passati quaranta minuti di cottura la polenta inizia ad avere un delicato odore di fumo. A questo punto mescolare energicamente a fiamma medio alta.
Il risultato finale è quello di una polenta molto asciutta che si disfa in grosse briciole (frigole) da mangiare, preferibilmente con le mani, al posto del pane con formaggi e salumi.
Tralasciando la tradizione e abbinando la polenta a un piatto di verdure si ottiene un alternativo piatto vegano.
Dosi abbondantemente collaudate da Giuliana. Grazie!
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Categorie: Menù Autunno · polenta · PRIMI · Vegani
Tags: acqua, briciole, coperchio, croce, farina di grano saraceno, frigole, fumo, mescolare, paiolo, pioggia, polenta, ricetta, sale grosso, Valtellina