
19 luglio 2013
Che dire? Meraviglioso! E l'emozione di sentire lo stadio vibrare sotto i piedi...
Depeche Mode - Delta Machine Tour 2013
Giovedì 18 luglio, Stadio San Siro, Milano
La scaletta (con qualche piccola variazione):
Welcome to my world
Angel
Walking in my shoes
Precious
Black celebration
Policy of truth
Should be higher
Barrel of a gun
Higher love
The child inside
Heaven
Soothe my soul
A pain that I’m used to
A question of time
Secret to the end
Enjoy the silence
Personal jesus
Goodbye
A question of lust
Halo
Just can’t get enough
I feel you
Never let me down again
Scrive, più critico di altri ma acuto, Daniele Salomone: "La prima metà del concerto scorre via senza grandi sussulti. Nonostante un grande Dave Gahan (in forma strepitosa, con tanto di addominale scolpito), che si contorce e si dimena padroneggiano il corpo come chi danza sul serio, è Martin Gore a dare la scossa. La sua interpretazione di Shake The Disease, accompagnato solo dal piano, è da brividi e recupera l’intensità mancata fino a quel momento. Quando rientrano gli altri, finalmente c’è la giusta empatia tra band e pubblico. Ne godono tutti e il concerto assume un altro peso specifico. Una dopo l’altra Heaven, Soothe My Soul (cioè il meglio dell’ultimo Delta Machine), poi A Pain That I’M Used To, A Question Of Time, Secret To The End, Enjoy The Silence, Personal Jesus e Goodbye. Una botta di adrenalina, blues, elettronica, rock persino hard. San Siro si è sciolto e salta e balla e canta. L’istantanea di questo concerto è Just Can’t Get Enough, un momento di tripudio collettivo che allarga il sorriso anche di Dave Gahan. La doppietta conclusiva I Feel You e Never Let Me Down ci mette il punto esclamativo, con 120.000 braccia che si muovono come una gigantesca onda."
La recensione completa.
www.onstageweb.com/speciali/depeche-mode
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Categorie: eventi · musica
Tags: band, braccia, concerto, Daniele Salomone, Dave Gahan, Delta Machine Tour 2013, Depeche Mode, empatia, Martin Gore, Milano, onda, pubblico, recensione, Stadio San Siro
