foto di Elena Fiorio - Burano maggio 2009
Il latte e la vita
31 marzo 2012

Scrive Fabio Picchi nel mensile di marzo del Teatro del Sale di Firenze:

Il latte e la vita

Va da sè la mia passione per il cibo, con il mestiere che mi porto appresso (...)
Io d'altronde temo sempre che l'argomentazione intorno all'essere cuoco diventi unica, pesante e noiosa. Tengo così nascosta la cosa più cara che mi porto sin da quando ho memoria, dove il tempo dedicato allo studio e ai giochi, al fine, mi portava sempre in cucina. E se non aprivo il frigorifero era la dispensa. L'occhio correva  rapido a comporre mentalmente le possibili merende e la mano cominciava i primi allenamenti per la precisione dei tagli, anche di semplici fette di pane. Sì, i morsi che seguivano mi davano un'estasi di piacere nell'atto della deglutizione. A quel punto le endorfine già giravano vorticose, placando le ansie giovanili e portandomi in uno stato di estrema felicità. (...)
Era sufficiente la speranza della fragranza di un panino al lampredotto. E, nei pomeriggi passati in casa, erano sufficienti quelle fette di pane e burro e marmellata, o quelle fette di panettone, o le marie farcite di miele e sovrapposte, o i bucaneve inzuppati, sempre e comunque, in quelle tazze di latte. (...)
Fu per quelle endorfine che ho scelto, per sfrenata passione, il mio mestiere misurandolo con il mio talento più prezioso, quello di saper mangiare.



www.ambasciatateatrale.com
www.ilfattoquotidiano.it/blog/FPicchi/

Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.


Commenti
Categorie: cibo
Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Artemisia Gentileschi
28 gennaio 2012

"Artemisia Gentileschi. Storia di una passione" mostra monografica a Palazzo Reale, Milano, dal 22 settembre 2011 al 29 gennaio 2012.

Apertura straordinaria dalle ore 9.30 di sabato 28 fino a mezzanotte di domenica 29 gennaio.

La mostra ospita una vasta selezione delle opere di questa poliedrica autrice. Oltre 40 tele e diversi documenti inediti, tra cui le lettere d'amore autografe scritte dall'artista al gentiluomo fiorentino Francesco Maria Maringhi.

Il percorso espositivo è suddiviso in quattro sezioni che corrispondono ad altrettanti significativi periodi della vita della pittrice: gli inizi romani strettamente legati all'opera paterna di Orazio Gentileschi, il periodo fiorentino, il ritorno a Roma intorno agli anni venti che la vide figura guida tra i naturalisti, il ventennio e oltre di attività a Napoli dove morì.

Grande pittrice, protagonista del Seicento europeo, Artemisia Gentileschi (1593-1653) affrontò con grande maestria un'ampia gamma di generi pittorici e di temi, fu capace di sfidare le convenzioni sociali dimostrando coraggio, eclettismo e determinazione.

Roberto Longhi, in un saggio del 1916, esprimeva nei confronti di Artemisia il seguente giudizio: "l'unica donna in Italia che abbia mai saputo che cosa sia pittura, e colore, e impasto, e simili essenzialità...".

"Oltraggiata appena giovinetta, nell'onore e nell'amore. Vittima svillaneggiata di un pubblico processo di stupro. Che tenne scuola di pittura a Napoli. Che s’azzardò, verso il 1638, nella eretica Inghilterra. Una delle prime donne che sostennero colle parole e colle opere il diritto al lavoro congeniale e a una parità di spirito tra i due sessi".
Anna Banti in Artemisia (Firenze, 1947).

www.mostrartemisia.it

www.enciclopediadelledonne.it

Per visualizzare eventuali immagini legate a questo post cliccare qui.


Commenti
Categorie: arte · mostre · pittura
Tags: , , , , , , , , , , , ,